Origini del trompe l'oeil
Origini del trompe l’oeil
All’inizio della storiografia relativa al trompe l’oeil si collocano gli aneddoti di Plinio il Vecchio e diventati alcuni degli episodi più noti nella storia dell’arte; secondo uno di questi, un giorno, il pittore greco Parrasio venne a gara con il contemporaneo Zeusi; mentre questi presentò dell’uva dipinta così bene che gli uccelli si misero a svolazzare sul quadro, quello espose una tenda dipinta con tanto verismo che Zeusi, pieno di orgoglio per il giudizio degli uccelli, chiese che, tolta la tenda, finalmente fosse mostrato il quadro; dopo essersi accorto dell’errore, gli concesse la vittoria con nobile modestia: se egli aveva ingannato gli uccelli, Parrasio aveva ingannato lui stesso, un pittore. ” Tale fatto dimostra che la storia era largamente diffusa al di fuori del piccolo mondo dei pittori e degli amatori d’arte. Ma è possibile annoverare altri racconti simili che risalgono all’antichità: il cavallo dipinto da Apelle che provocò il nitrito di alcuni cavalli, le tegole dipinte sulle quali dei corvi tentarono di posarsi, e infine i volatili rappresentati da Protogene sullo sfondo di uno dei suoi quadri, ai quali, secondo Strabone, una pernice tentò di unirsi.Come gli epigrammi ecfrastici della tradizione greca, questi piccoli racconti tendevano ad accreditare l’idea secondo la quale l’arte può spingersi così lontano nell’imitazione del visibile che diventa impossibile differenziare la realtà dalla sua raffigurazione dipinta, e lo spazio del reale dallo spazio della raffigurazione. In un seminario del 1964, lo psicoanalista Jacques Lacan e teorico (1901 -1981) osservò che il mito dei due pittori rivelava un aspetto interessante della cognizione umana: mentre gli animali sono attratti da apparenze superficiali, gli esseri umani sono attratti dall’idea di ciò che è nascosto. Teorie prospettive nel XVII secolo permisero un approccio più pienamente integrato all’illusione di architettura, che quando viene utilizzata dai pittori per “aprire” lo spazio di un muro o al soffitto viene definita quadratura.